Che cosa aspettarsi dopo un ictus cerebrale esteso?

Che cosa aspettarsi dopo un ictus cerebrale esteso: effetti collaterali + metodi terapeutici dopo un ictus.

Se pensi a che cosa ci si può aspettare dopo un ictus esteso, sei nel posto giusto.
Il passaggio dall’ictus alla terapia e al ricpuero della salute sembra di essere diverso per ogni persona dato che ogni ictus è diverso. Fortunatamente, ci sono dei modi per prepararsi a qesto processo faticoso. Puoi aumentare le tue opportunità della terapia efficace dopo un ictus e della guarigione riconoscendo potenziali effetti collaterali e le opzioni di trattamento migliori. Questo articolo ti guiderà per l’intero processo.

Che cosa è un ictus cerebrale esteso?

L'ictus si verifica quando il flusso di sangue al cervello è disturbato.
Quando l'arteria nel cervello è bloccata da coagulo di sangue, questo viene chiamato l’ictus ischemico.
Quando l'arteria nel cervello si rompe, spesso a causa di pressione sanguigna alta, questo è chiamato l’ictus emorragico.
Uno strumento per determinare la gravità dell’ictus è quello di utilizzare la scala di ictus NIH (National Institutes of Health Stroke Scale). Nei pazienti che presentano un risultato da 21 a 42 (il più alto possibile) si riconosce l’ictus cerebrale esteso.
È importante ricordare che quando il corretto flusso di sangue non raggiunge una parte del cervello, il tessuto cerebrale viene danneggiato. Dopo un ictus esteso le lesioni cerebrali sono spesso gravi.
Fortunatamente se un ictus è stato trattato con successo, il processo terapeutico post-ictus può dare opportunità di trattamento degli effetti collaterali.

È possibile guarire dopo un ictus cerebrale esteso?

Il cervllo

Il cervello ha una capacità innata di auto-trattamento dopo una lesione anche in caso di lesioni gravi, come un ictus potente.
Grazie al fenomeno della neuroplasticità, le aree cerebrali sane possono assumere funzioni danneggiate dall’ictus. Nonostante che il processo di recupero richieda molto tempo e lavoro, non perdere mai la speranza! MAI!!!
Ogni giorno sentiamo storie delle persone dopo un ictus che ricuperano più funzioni di quanto se ne speravano medici. E noi, Jarek e Tomek, ne siamo gli esempi migliori.
Un metodo per massimizzare le possibilità di tornare alla salute è quello di sperimentare con tipi di riabilitazione post-ictus diversi i cui esempi troverai alla fine di questo articolo. Continua le tue ricerche fino a quando non trovi una terapia adatta per te. Dopo aver investito i tuoi sforzi e il tempo per la riabilitazione dopo l’ictus, il tuo cervello reagirà. Di sicuro!!! Adesso passiamo agli effetti collaterali.

Effetti collaterali dell’ictus cerebrale esteso

La localizzazione dell’area colpita dall’ictus ha un impatto significativo su effetti collaterali.
Per esempio, è più probabile che il colpo dell'emisfero sinistro influenzi le difficoltà del linguaggio rispetto al colpo dell'emisfero destro, visto che l’area del linguaggio si trova nell’emisfero sinistro.
Chiedi al tuo neurologo dove si è verificato l’ictus. Quest’informazione ti aiuterà a capire meglio che
cosa ti puoi aspettare dopo l’ictus esteso.

Ecco gli effetti collaterali più frequenti:

• Paresi post ictus. Perdita di funzioni motorie (deficit di mobilità) è uno dei più frequenti effetti collaterali dell’ictus cerebrale. Nelle persone che hanno avuto un ictus lieve la perdita motoria si può manifestare con un indebolimento della parte colpita (emiparesi). Nel caso di un ictus esteso, la perdità delle attività motorie può significare la paresi della parte colpita (emiplegia).
• Coma post ictus. La caduta in coma dopo un ictus succede per lo più dopo un ictus esteso. È possibile che una persona in coma ti senta, quindi parla (!) con lei e dille parole di incoraggiamento.
• Notevoli difficoltà di pronuncia. Le difficoltà di pronuncia dopo un ictus sono spesso lo stato chiamato l’afasia. Questo a volte rende impossibile parlare, in alcuni casi anzi i pazienti con un ictus esteso non riescono a pronunciare niente! Ma ricordati: c’è la speranza del recupero della salute. C’È LA SPERANZA!!!
• Difficoltà di deglutizione. La malattia chiamata disfagia può rendere impossibile la deglutizione ai pazienti dopo un ictus. Essi possono richiedere un tubo di alimentazione durante il soggiorno in ospedale fino a quando la loro capacità di deglutizione non si ricupera.
• Difficoltà respiratorie. Alcuni pazienti con un ictus esteso non possiedono autonomia di respirare e richiedono un respiratore. Essi hanno bisogno di una cura intensiva e di lungo termine in ospedale.
• Disabilità cognitive. A volte l’ictus può compromettere le capacità di pensiero critico o la memoria. In generale, un ictus grave può portare a difficoltà cognitive più gravi.
• Negligenza spaziale unilaterale. Il sindrome neglect può rendere difficile al paziente dopo un ictus vedere le cose nell’ambiente dalla parte del corpo colpita. Possono mangiare solo una metà (sinistra o destra) del contenuto del piatto, perché non si accorgono che anche dall’altra parte ci sia il cibo.
• Perdità della sensibilità. Se le aree del cervello che contribuiscono alla perdita della sensibilità vengono violate, dopo un ictus portano ai disturbi sensoriali. Un tipico esempio è l’intorpidimento dopo un ictus. Questo può anche comprendere la sensazione di formicolio, disturbi di sensazione di caldo/freddo e altri.
• Problemi alla vista. L'immagine dall'occhio è anche elaborata dal cervello. Se la corteccia visiva è danneggiata può creare disturbi alla vista come la cecità parziale.
• Spasticità e contratture. La spasticità si caratterizza di rigidità dei muscoli che si verifica quando l’ictus interferisce segnali inviati tra il cervello e il corpo. Quando la spasticità è grave, può provocare delle contratture per le quali le articolazioni diventano molto rigidi (ciò si osserva vedendo le mani paralizzate dopo l’ictus).
Non è un elenco degli effetti collaterali completo, perché igni ictus è particolare e certi ictus estesi sono diversi agli altri. Questi sono però gli effetti collaterali più frequenti. In seguito parleremo sui metodi della terapia dopo un ictus/riabilitazione dopo un ictus.
Metodi della terapia dopo un ictus esteso – terapia neurologica dopo un ictus esteso.

La riabilitazione dopo l’ictus consiste nel sfruttare la capacità naturale del cervello a autotrattamento dopo una lesione tramite la neuroplasticità, permettendo alle parti del cervello sane assumere le funzioni delle aree danneggiate dall’ictus.

Ecco i migliori metodi della riabilitazione per le persone dopo un ictus esteso/ terpia dopo ictus:
1. Esercizi dopo ictus cerebrale / basati sul movimento fisico
Esercizi basati sul movimento fisico.
Dopo un ictus esteso è importante mantenere gli arti in movimento e in allungamento muscolare con degli esercizi dopo ictus – anche quelli passivi. Questo impedirà di aggravare la spasticità e prevenire le piaghe di decubito.
2. Esercizi di terapia fisica.
La fisioterapia ha un ruolo fondamentale nel processo di ricupero della mobilità dopo un ictus enorme. Il fisioterapista ti guiderà per gli esercizi terapeutici che ti aiuteranno a creare connessioni cerebrali nuove per migliorare la gestione dei muscoli.
3. Esercizi passivi.
Se soffri di una paresi dopo un ictus esteso, gli esercizi di fisioterapia possono non essere ancora disponibili per te. Per fortuna puoi cominciare dagli esercizi passivi dopo un ictus. Gli esercizi passivi comprendono il movimento delle parti del corpo senza sforza. Per esempio
puoi muovere il braccio danneggiato con il braccio non colpito dall’ictus. Anche se non “lo fai muovere da solo”, questo movimento aiuta sempre a stimolare la neuroplasticità.
4. Stimolazione elettrica.
Stimolazione elettrica dopo un ictus cerebrale.
Le persone che hanno avuto un ictus esteso e che soffrono una paresi possono usare la stimolazione elettrica. Quando le correnti elettriche vengono applicate ai muscoli colpiti, al cervello viene fornita una grande quantità di stimolazione, ciò aiuta a facilitare il processo di
“reinstallazione”. La combinazione di stimolazione elettrica con esercizi di fisioterapia è molto più efficace.
5. Allenamento bilaterale.
Può essere utile provare le forme degli esercizi dopo l’ictus, nelle quali la parte non colpita dalla malatia aiuta quella colpita (il training bilaterale). Un ottimo esempio è l’andare in bicicletta. Quando una mano oppure una gamba può aiutare la mano o la gamba debole o
paralizzata, la riabilitazione è più efficace.
6. Terapia a movimento limitato
La terapia a movimento limitato può aiutare nel caso di una paralisi della mano dopo un ictus esteso. Consiste nel limitare il braccio non colpito e nel costringerlo allo stesso tempo ad un movimento. Questo metodo di riabilitazione è faticoso e quindi frustrante, però è stata
clinicamente dimostrata la sua efficacia.
7. Terapia dello specchio
La terapia dello specchio dopo un ictus.
La terapia dello specchio può aiutare nella riabilitazione della paralisi della mano. Viene stimolata la neuroplasticità quando usiamo lo specchio per “ingannare” il cervello nel pensare che si muova la mano paralizzata. 

8. Pratica mentale
Un altro ottimo metodo per stimolare la neuroplasticità è una percezione del moviemto degli arti senza in realtà eseguirlo. Nell’ambito della riabilitazione post ictus questo metodo si chiama l’allenamento mentale o l’immaginazione motoria. Il vantaggio, clinicamente
approvato, è che anche questa forma di terapia post ictus aiuta a migliorare deficit motori dopo un ictus.
9. Antidepressivi (che mogliorano capacità motorie)
Convenzionalmente gli antidepressivi vengono usati per il trattamento della depressione dopo un ictus, però oggi sappiamo che hanno anche altri vantaggi. Ricerche hanno domostrato che, per esempio, gli SSRI, un tipo di farmaci antidepressivi, possono mogliorare
capacità motorie dei pazienti dopo l’ictus.
10. Botox (per miglioramento delle capacità motorie)
Le persone che hanno subito un ictus e soffrono di spasticità grave, possono fare uso delle iniezioni di botox. Tale farmaco aiuta a diminuire temporaneamente la spasticità. Anche se gli effetti sono temporanei, i pazienti possono approfittare la mobilità migliorata per eseguire
esercizi di riabilitazione, riducendo in questo modo cause della spasticità e portando a risultati di lungo termine.
11. Elettroagopuntura
L’elettroagopuntura dopo un ictus.
L’elettroagopuntura è un intervento che unisce la stimolazione elettrica con l’agopuntura. In una ricerca medica è stato dimostrato che l’elettroagopuntura aiuta a diminuire la spasticità post ictus dopo un periodo lungo.
12. Terapia musicale e di gioco
Gli effetti della terapia con la musica e giochi meritano anche l’attenzione nella riabilitazione dopo un ictus. Alcuni attrezzi per la riabiliatazione dopo l’ictus come il MusicGlove sfruttano gli effetti curativi della musica e dei giochi per aiutare i pazienti a recuperare la salute. È stato clinicamente dimostrato che il MusicGlove migliora la funzionalità della mano dopo un ictus addirittura dopo due settimane degli esercizi.
Ulteriori informazioni sul MusicGlove  »
13. Cantoterapia
Se un paziente dopo l’ictus non riesce a parlare, può essere capace di cantare le sue parole.
E questo perché il canto viene controllato dall’emisfero destro mentre il linguaggio da quello sinistro. La cantoterapia richiede richiede un lavoro duro però offre la speranza per il recupero della voce.
14. Terapia del linguaggio
La terapia del linguaggio.
Se riesci a parlare ma dovresti migliorare la pronuncia e le abilità cognitive, una terapia regolare del linguaggio ti può aiutare. La collaborazione con esperti (anche con patologi del linguaggio) può anche aiutare nel recupero della capacità di deglutire.
15. Rieducazione sensoriale 
Se devi affronare i cambimenti della sensibilità dopo un ictus esteso come intorpidimento o formicolio, ti possono aiutare gli esercizi di rieducazione sensoriale che transformano il cervello per rendere possibile l’elaborazione dei dati sensoriali. Essi possono aiutare a risolvere problemi sensoriali come l’intorpidimento.
16. Terapia per il recupero della vista 
La terapia del recupero della vista può aiutare a risolvere i problemi con la vista di alcuni pazienti dopo un ictus. I programmi, facendo uso di esercizi degli occhi, aiutano a rieducare il cervello nel campo di rielaborazione dei dati visuali.

La durata della riabilitazione neurologica dopo un ictus esteso

Adesso è chiaro per te quali sono diversi effetti collaterali e metodi di riabilitazione nel caso di un ictus esteso. In questo momento puoi chiederti quanto tempo duri il recupero della salute.
È opportuno evidenziare che ogni ictus è diverso da tutti gli altri, quindi ogni processo di guariggione sarà diverso. La convalescenza di alcuni pazienti dopo un ictus esteso dura qalche mese, invece altri pazienti ci mettono anni per ricuperare la salute.
Le prove di definire la durata della convalescenza possono dare l’effetto opposto a quello desiderato. Anziché calcolarla meglio prestare la massima attenzione alle attività che puoi eseguire oggi per rendere migliore il domani.
Ricorda che il cervello reagisce allo stimolo. Realizzando una riabilitazione fornisci al cervello la stimolazione necessaria per riprendere le connessioni e quindi tornare in forma.
E soprattutto non perdere mai la speranza e non rinunciare mai agli esercizi.
Miracoli accadono ogni giorno. Non mollare mai!!!

Ispirati a una storia della vita dopo un ictus

ictus5

Una terapia „gioc-abilitazione” molto efficace

Ho avuto un ictus 9 anni fa dopodiché ho provato terapie diverse. Mi piace tanto la ludicizzazione che offre il MusicGlove Anche se uso questo set solo da un mese, vedo già un progresso. Mi aiuta molto a trattenere la motivazione. È veramente stupendo ....
Insomma, mi piace molto il MusicGlove MusicGlove.

Tomasz S. (04.03.2020)

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